Il tribunale di Napoli ha revocato la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio per Pantaleone Trasi, segretario addetto allo staff della Presidenza dell’ente di Corso Europa. La decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato dall’avvocato Marino Capone, il quale ha contestato l’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino.

La misura interdittiva era legata ai reati contestati nell’inchiesta della Procura per presunti falsi corsi di formazione professionale organizzati tra il 2019 e il 2021. Secondo gli inquirenti, questi corsi non sarebbero mai stati effettivamente svolti e avrebbero generato crediti d’imposta indebiti, utilizzati nelle dichiarazioni fiscali della società.

Durante l’udienza presso il tribunale della libertà, l’avvocato Capone ha sottolineato la mancanza di prove concrete del coinvolgimento di Trasi nei reati contestati. Il dipendente ha dichiarato di aver svolto solo attività preliminari e amministrative relative ai corsi, senza partecipare alle operazioni contabili o fiscali della società.

Il Tribunale di Napoli ha evidenziato diverse lacune nella motivazione dell’ordinanza del GIP, sottolineando la mancanza di elementi concreti che dimostrassero il contributo di Pantaleone ai reati contestati. Inoltre, il mutamento del quadro valutativo, dovuto al tempo trascorso e alla situazione della società Alto Calore, sottoposta a un concordato preventivo, ha portato alla revoca della misura cautelare.

Questa decisione dimostra l’importanza di valutare attentamente le prove e le circostanze di ogni caso, evitando di adottare misure drastiche in assenza di elementi certi. Pantaleone Trasi può ora tornare a svolgere le sue funzioni senza ulteriori impedimenti, in attesa di ulteriori sviluppi nell’inchiesta in corso.

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