Un giovane moldavo di 25 anni, Ciprian Vicol, ha presentato una richiesta di rito abbreviato per l’accusa della morte di Francesca Compagnone, una ragazza di 28 anni di Teano, avvenuta il 26 ottobre 2022 nella villetta di Riardo di proprietà della vittima. Dovrà comparire dinanzi al giudice Emilio Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nella prima settimana di giugno per decidere se accettare o meno il rito alternativo.

L’accusa di omicidio volontario aggravato è stata formulata dai sostituti procuratori Gionata Fiore e Nicola Camerlingo, in relazione alla relazione sentimentale tra la vittima e l’omicida. Ciprian Vicol è stato sottoposto a un provvedimento cautelare dopo che la Cassazione ha confermato la decisione del Riesame ‘bis’, ribaltando la qualifica del reato da omicidio colposo a omicidio volontario.

Secondo la ricostruzione degli eventi, durante una serata trascorsa insieme, il giovane avrebbe accidentalmente sparato un colpo di fucile che ha ferito mortalmente Francesca. Il giovane, in stato di shock, ha chiamato i soccorsi ma purtroppo la ragazza è deceduta sul posto.

Il processo vede coinvolti diversi legali, tra cui gli avvocati Vincenzo Cortellessa per i familiari della vittima e Gaetano La Milza e Carla Di Stasio per l’imputato.

La vicenda ha destato grande interesse mediatico e suscitato molte domande sulla dinamica dell’accaduto. La decisione del giudice sarà fondamentale per fare luce su questa tragica vicenda.

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