La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato le condanne per 9 persone e ha ridotto le pene per due collaboratori di giustizia. Questa decisione riguarda i capi e gli affiliati al clan dei Casalesi, ritenuti responsabili del duplice omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto De Falco avvenuto nel 2003 a Santa Maria Capua Vetere.
Il giudice Marcello De Chiara del tribunale di Napoli aveva condannato all’ergastolo alcuni imputati, mentre altri erano stati condannati a diverse pene detentive. Tuttavia, le pene sono state ridotte per due collaboratori di giustizia, Antonio Iovine e Giuseppe Misso, che sono stati condannati a 9 anni di reclusione.
Secondo l’accusa, il duplice omicidio è avvenuto il 31 ottobre 2003 quando Sebastiano Caterino e Umberto De Falco sono stati crivellati da 50 colpi di arma da fuoco in via dei Romani a Santa Maria Capua Vetere. Il movente dell’omicidio sarebbe stato legato al traffico di droga e alle estorsioni gestite da Caterino e De Falco nel territorio controllato dalla cupola casalese.
Il collegio difensivo è stato composto da diversi avvocati che hanno difeso gli imputati durante il processo. La decisione della Corte di Appello di Napoli conferma la gravità dei fatti e la responsabilità degli imputati nel duplice omicidio di camorra avvenuto nel 2003.