Un tragico evento è stato evitato ieri nel carcere di Benevento grazie all’intervento tempestivo di un poliziotto penitenziario. Un detenuto napoletano di 50 anni ha cercato di togliersi la vita impiccandosi nella sua cella, ma è stato salvato in extremis dal poliziotto di turno.

Questo episodio ha portato alla luce le difficoltà del sistema penitenziario campano. Secondo il segretario regionale del Consipe Campania, manca personale qualificato come educatori, psicologi, psichiatri e assistenti sociali nelle carceri. Queste figure professionali sarebbero fondamentali per supportare i detenuti psicologicamente e aiutarli nel processo di reinserimento sociale.

I sindacalisti Castaldo e De Lia hanno criticato l’amministrazione penitenziaria per non aver preso provvedimenti concreti nonostante le segnalazioni fatte dai sindacati. Hanno elogiato il coraggio e la professionalità del poliziotto che ha salvato la vita del detenuto, sottolineando l’importanza del suo gesto nell’evitare una tragedia.

Questo episodio mette in evidenza la necessità urgente di migliorare le condizioni del sistema penitenziario campano e garantire il benessere psicologico dei detenuti. Le istituzioni competenti devono intervenire con tempestività per evitare situazioni simili in futuro e assicurare un ambiente sicuro e supportivo per chi è privato della libertà.

In conclusione, è fondamentale che vengano implementate misure concrete per garantire il rispetto dei diritti umani all’interno delle carceri e per promuovere il recupero e il reinserimento sociale dei detenuti. Soltanto così si potrà evitare che tragedie come quella di ieri si ripetano in futuro.

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