Un imprenditore salernitano residente a Bologna è stato arrestato e condotto in carcere dopo essere finito nel mirino della Procura e della Guardia di Finanza. Oltre a lui, sono 15 le persone coinvolte nell’indagine.

Le autorità hanno eseguito un’ordinanza cautelare nelle province di Bologna e Salerno, con perquisizioni anche a Lecco, Verona e Modena. È emerso un complesso intreccio di società e ditte individuali, principalmente nel settore della ristorazione, intestate a prestanome ma riconducibili all’imprenditore.

L’uomo, già sottoposto a una misura di sorveglianza speciale dal Tribunale di Nocera Inferiore, è considerato parte dei clan di camorra. Le accuse vanno dal trasferimento fraudolento di valori all’indebita percezione di erogazioni pubbliche, dall’usura all’estorsione.

Le autorità hanno anche scoperto che il patrimonio degli indagati era sproporzionato rispetto alle loro fonti di reddito dichiarate, e hanno quindi proceduto al sequestro di beni per circa 2 milioni di euro. Tra i beni sequestrati ci sono anche i redditi derivanti dall’affitto di un’attività di pizza al taglio e d’asporto in un locale nel centro di Bologna.

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