Amianto: la storia di Pasquale Russo, dipendente della RAI di Napoli per 30 anni

Il caso di Pasquale Russo, dipendente della sede RAI di Napoli per 30 anni, è solo uno dei tanti casi di lavoratori esposti all’amianto durante il loro servizio presso l’emittente televisiva. La figlia Lucia ha deciso di raccontare la storia del padre, deceduto per un mesotelioma pleurico nel 2020, per sensibilizzare sull’importanza di affrontare e risolvere questo rischio.

Durante i suoi anni di servizio, Pasquale ha lavorato in vari programmi televisivi, senza mai ricevere informazioni preventive sulla pericolosità dell’amianto. Solo dopo aver mostrato i primi sintomi della malattia, è stato diagnosticato con il mesotelioma. Purtroppo, nonostante i tentativi di cura, è deceduto nel 2020.

Solo nel 2022 l’INAIL ha confermato l’origine professionale della malattia di Pasquale, mettendo in luce la necessità che la RAI si assuma la responsabilità di risarcire le vittime e sottoporre a sorveglianza sanitaria tutti i dipendenti che possono essere stati esposti all’amianto.

La denuncia presentata dalla vedova di Pasquale chiede giustizia per il marito e una verifica epidemiologica sull’impatto dell’uso dell’amianto nella RAI. È importante che i responsabili dell’esposizione all’amianto vengano identificati e che venga avviato un procedimento penale per garantire giustizia alle vittime.

La storia di Pasquale Russo è solo un esempio dei rischi a cui sono stati esposti i lavoratori della RAI e di molte altre aziende. È fondamentale che si agisca con tempestività per prevenire ulteriori casi di malattie legate all’amianto e garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.

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