Nel 2023, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sono stati registrati 102 reati contro la tutela del territorio, tra cui abusi edilizi. Questo dato preoccupante si è ulteriormente aggravato nei primi mesi del 2024, con 58 nuovi reati di abusi edilizi riscontrati. I carabinieri forestali del Parco, guidati dal colonnello Mario Guariglia, hanno anche evidenziato 20 sequestri e 193 persone denunciate nel 2023, con un aumento significativo di denunce e sequestri anche nei primi mesi del 2024.
Il comandante della Regione Carabinieri Forestali della Campania, Ciro Lungo, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai carabinieri forestali nel Cilento e in altre aree protette d’Italia. Gli abusi edilizi e gli incendi boschivi rappresentano le principali minacce per il territorio del Parco. Gli incendi, in particolare, sono la seconda minaccia più grave nell’area protetta a sud di Salerno, con 89 episodi accertati nel 2023 e 13 già registrati nel 2024.
Il colonnello Guariglia ha evidenziato che lungo la costa, l’abusivismo edilizio è la principale problematica, mentre gli incendi boschivi rappresentano un grave problema, soprattutto durante l’estate. Nonostante gli sforzi per contenere i danni, il numero di incendi rimane costante. I carabinieri forestali del Parco del Cilento sono impegnati in attività di sorveglianza, prevenzione e controllo del territorio, con oltre 15mila controlli eseguiti nel 2023 e già oltre 4mila nel 2024.
È fondamentale continuare a monitorare e proteggere il territorio del Parco del Cilento per preservarne la bellezza e la biodiversità. Le attività dei carabinieri forestali non si limitano solo al contrasto degli abusi edilizi, ma comprendono anche interventi per tutelare la fauna, la flora, contrastare l’inquinamento ambientale e combattere il bracconaggio. La collaborazione e il sostegno della comunità sono essenziali per garantire la salvaguardia di questa preziosa area protetta.