Il caso di M.C., il poliziotto accusato di stalking, lesioni e danneggiamento nei confronti della sua ex fidanzata, ha portato a una decisione del giudice monocratico Patrizia Iorio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Dopo essere stato inizialmente detenuto nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, il giudice ha deciso di concedere gli arresti domiciliari a M.C., che dovrà scontare la sua pena a Termini Imerese con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Secondo quanto emerso durante l’udienza, M.C. non accettava la fine della lunga relazione con la sua ex fidanzata e avrebbe iniziato a perseguitarla dopo che la donna ha deciso di interrompere il rapporto a causa di un tradimento. Le persecuzioni sono culminate in un episodio di violenza in un distributore di benzina a Carinola, durante il quale M.C. ha danneggiato le vetture delle persone presenti e ha aggredito fisicamente l’amica della sua ex fidanzata.

Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Ferdinando Letizia per l’imputato, Mauro Iodice e Luigi Trocciola per l’ex fidanzata del poliziotto, Eduardo Razzino, Gianpiero Guarriello, Stefano Alessandrelli per i malcapitati amici e parenti della vittima, si è occupato di difendere le diverse parti coinvolte in questa vicenda.

Il caso di M.C. ha suscitato grande interesse e preoccupazione nell’opinione pubblica, evidenziando l’importanza di affrontare e prevenire casi di stalking e violenza di genere. La decisione del giudice di concedere gli arresti domiciliari al poliziotto accusato rappresenta un passo importante nella ricerca di giustizia per le vittime e nella lotta contro comportamenti violenti e persecutori.

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