La Corte di Appello di Napoli ha emesso la sentenza definitiva sull’assoluzione del colonnello della Guardia di Finanza Fabio Massimo Mendella, coinvolto in un’indagine per corruzione dalla Procura di Napoli alcuni anni fa. Dopo aver letto le motivazioni dei giudici, non è stato possibile presentare un ricorso per Cassazione, confermando così l’assoluzione del militare. Le accuse che lo riguardavano hanno perso consistenza nel corso del dibattimento, trasformandosi da sospetti a semplici ipotesi investigative non supportate da prove concrete.

Il processo a Mendella riguardava presunte tangenti ricevute dall’imprenditore Giovanni Pizzicato per evitare controlli fiscali tra il 2006 e il 2012, periodo in cui il colonnello era in servizio a Napoli e poi a Roma. Dopo quasi 10 anni di processo, Mendella è stato assolto con la formula “per non aver commesso il fatto”. La Corte di Appello ha sottolineato che non ci sono prove sufficienti per una condanna, nonostante le accuse provenienti dai fratelli Pizzicato.

La difesa di Mendella ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando le carenze e le contraddizioni nel costrutto accusatorio. La famiglia Pizzicato, conosciuta per le proprie attività imprenditoriali, non è riuscita a dimostrare le accuse contro il colonnello. La sentenza è diventata definitiva, confermando l’estraneità di Mendella alle ipotesi investigative a suo carico.

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