Le recenti dichiarazioni rilasciate dall’avvocato Mario Caligiuri riguardo al caso del religioso condannato per abusi su un minore lasciano davvero senza parole. È incredibile la sfrontatezza con cui il difensore del religioso si è autoproclamato innocente, affidandosi alla Giustizia Divina dopo la sentenza definitiva.
Il padre del tredicenne vittima degli abusi ha presentato tempestivamente denuncia, consentendo ai Carabinieri di Avellino di avviare delle indagini che hanno portato a evidenze solidissime contro il sacerdote. I numerosi messaggi inviati dal religioso al cellulare del ragazzo sono solo uno degli elementi che hanno contribuito a dimostrare la veridicità delle accuse. È emerso un quadro di personalità del sacerdote incline al controllo ossessivo, confermato anche dall’ascolto del minore che è stato ritenuto attendibile.
L’avvocato Caligiuri si pone delle domande fondamentali: perché un’intera famiglia avrebbe dovuto sostenere il falso e se davvero sia opportuno appellarsi alla Giustizia Divina considerando la gravità dei fatti. La risposta a queste domande è ancora incerta, ma è importante che la giustizia terrena faccia il suo corso per garantire la tutela delle vittime e la punizione dei colpevoli.
È necessario che casi come questo vengano trattati con la massima serietà e che venga garantita giustizia per chi ha subito abusi. La fiducia nella Giustizia Divina non può essere un pretesto per sfuggire alle responsabilità terrene. Solo attraverso un processo giusto e imparziale si può sperare di ottenere giustizia per le vittime e di prevenire che simili episodi si ripetano in futuro.