Mario Caligiuri, noto attivista per i diritti umani e contro le violenze alla persona, ha commentato le dichiarazioni rilasciate da don Livio Graziano, condannato in via definitiva per abusi su un minore. L’avvocato ha espresso stupore per la sfrontatezza con cui il religioso si è autoproclamato innocente dopo la sentenza definitiva, affidandosi alla Giustizia Divina.

Caligiuri ha sottolineato l’importanza della denuncia tempestiva presentata dal padre del tredicenne, che ha permesso ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino di avviare indagini approfondite. Grazie ai numerosi messaggi inviati dal sacerdote al cellulare del ragazzo, è emerso un quadro di controllo compulsivo e ossessivo permanente da parte del religioso.

Il minore è stato ascoltato in un ambiente protetto e la sua testimonianza è stata ritenuta attendibile dagli inquirenti. Caligiuri si è interrogato sul movente che avrebbe spinto l’intera famiglia a sostenere il falso e sulla possibilità di appellarsi alla Giustizia Divina, considerando l’alta rischiosità di ottenere una pena perenne in questo caso.

Le parole dell’avvocato mettono in luce l’importanza di difendere le vittime di abusi e di garantire loro giustizia, anche di fronte a chi si atteggia a vittima dopo essere stato condannato per crimini così gravi. La lotta contro le violenze alla persona deve essere una priorità per tutta la società, affinché nessuno resti impunito di fronte a tali atti riprovevoli.

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