Nella prima mattinata di oggi, la DIGOS, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha arrestato Stefano Cecere, capo ultras irpino noto alle Forze di Polizia. L’arresto è avvenuto a seguito delle indagini condotte in collaborazione con la DIGOS della Questura di Vicenza, in relazione agli eventi avvenuti durante una partita di calcio allo stadio “Romeo Menti” lo scorso 2 giugno.

Durante la semifinale dei playoff tra Vicenza e Avellino, Cecere si è reso responsabile di gravi atti di intemperanza che hanno portato alla sospensione temporanea della partita, trasmessa in diretta su Rai Sport. Dopo essere entrato in campo e aver tentato di impossessarsi di uno striscione, ha creato momenti di tensione tra le tifoserie avversarie, mettendo a rischio l’Ordine Pubblico.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza dello stadio di Vicenza e alla conoscenza dell’ambiente ultras da parte della DIGOS di Avellino, è stata possibile l’identificazione del Cecere e il suo successivo arresto. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale di Avellino su disposizione della Procura della Repubblica.

Il calcio è una passione che accomuna molte persone, indipendentemente da dove si è nati o da quale squadra si tifi. Tuttavia, è importante ricordare che il tifo non deve mai trasformarsi in violenza, ma deve essere espressione di tolleranza e rispetto reciproco. Come diceva Pier Paolo Pasolini, “il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita”.

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