La recente scoperta avvenuta a Secondigliano
Una madre di un detenuto è stata fermata dalla polizia penitenziaria presso il centro penitenziario di Secondigliano, a Napoli. Questa notizia è stata riportata da Lello Munno e Donato Vaia, vicesegretario regionale e delegato del sindacato autonomo polizia penitenziaria. La donna, madre di un detenuto del Reparto Mediterraneo, è stata trovata con 100 grammi di hashish nascosti nelle calze mentre si preparava a incontrare il figlio.
I sindacalisti elogiano il personale della polizia penitenziaria del centro di Secondigliano per la professionalità e l’astuzia dimostrate nel contrastare il traffico di droga all’interno della struttura, nonostante la carenza di organico. Secondo Donato Capece, segretario generale del sindacato, l’ingresso di droga nelle carceri è un problema sempre più frequente, dovuto al numero elevato di tossicodipendenti presenti nelle strutture italiane.
Capece sottolinea l’importanza di fornire cure adeguate ai detenuti affetti da dipendenze al di fuori del carcere, oltre a implementare misure di prevenzione come l’utilizzo delle unità cinofile per contrastare il traffico di droga. Infine, il segretario chiede provvedimenti adeguati per ripristinare la sicurezza e la legalità all’interno delle carceri, tra cui un aumento del personale e l’adozione di strumenti tecnologici appropriati.
La lotta contro il traffico di droga nelle carceri è un problema urgente che richiede azioni concrete e un impegno costante da parte delle autorità competenti. Soltanto con una strategia ben definita e un supporto adeguato si potrà contrastare efficacemente questo fenomeno e garantire la sicurezza e il benessere all’interno delle strutture penitenziarie.