Antenna in via Mascagni, protesta dei residenti di Parco Cerasola

La decisione di installare un’antenna 5G in via Mascagni, a soli trecento metri da una scuola e vicino a una struttura sanitaria privata convenzionata, ha scatenato la reazione dei residenti della frazione Parco Cerasola. Circa quattrocento famiglie vivono nei pressi dell’impianto e si preparano a protestare per ottenere la sua rimozione.

L’avvocato Tiziano Giaquinto, amministratore di due parchi di fronte all’antenna, sottolinea la preoccupazione per la salute pubblica e annuncia una raccolta firme per chiedere l’intervento delle autorità competenti. Anche il parroco della frazione, don Nicola Lombardi, invita alla protesta e propone di boicottare la compagnia telefonica responsabile dell’installazione.

I residenti si chiedono come sia stato possibile autorizzare l’antenna così vicino a abitazioni e attività commerciali, e criticano l’assenza di un piano antenne da parte del Comune. Il consigliere di maggioranza, Gianluca Iannucci, spiega che l’amministrazione ha cercato di fermare l’impianto, ma il Tar Campania ha dato il via libera.

Alcuni cittadini propongono di bloccare l’attivazione dell’antenna in attesa del giudizio del Consiglio di Stato e di valutare alternative di posizionamento. La mancanza di un parere dell’Arpac sulla questione solleva dubbi, mentre si teme che la presenza dell’antenna possa svalutare le abitazioni circostanti.

La sentenza del Tar Campania che ha autorizzato l’impianto ha riaperto il caso e alimentato le polemiche in consiglio comunale. Due consiglieri di opposizione chiedono un aggiornamento del regolamento e la definizione di un piano antenne per evitare situazioni simili in futuro.

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