Un’indagine della Procura di Napoli ha portato alla luce circa 80 casi di ingressi illegali di migranti in Campania, coinvolgendo una ventina di indagati tra imprenditori, intermediari e consulenti. La falsificazione di contratti di lavoro e il pagamento di ingenti somme per favorire gli ingressi illegali sono solo alcune delle pratiche illegali scoperte. Si ipotizza il coinvolgimento della criminalità organizzata locale e si sta verificando se simili reti siano attive in altre zone della regione per favorire l’ingresso di migranti da altri Paesi.

Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha tranquillizzato sulla situazione, assicurando che le forze dell’ordine e i magistrati sono impegnati a monitorare qualsiasi forma di illegalità. L’inchiesta è ancora in corso e si prevede che possa portare a ulteriori arresti e scoperte.

L’episodio denunciato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, mette in luce la necessità di rafforzare i controlli per contrastare il traffico illegale di esseri umani e proteggere i diritti dei migranti. Le istituzioni e le forze dell’ordine sono determinate a garantire la legalità e a contrastare lo sfruttamento dei più vulnerabili.

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