Un uomo di 63 anni è stato condannato a 5 anni di carcere per tentata estorsione e tentata rapina nei confronti di alcune prostitute di Nocera Superiore. Dopo essere stato inizialmente assolto, il ricorso della procura ha portato alla sua condanna, aggravata dal metodo mafioso utilizzato.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo chiedeva il pizzo alle prostitute affinché potessero svolgere il proprio lavoro in tranquillità. I fatti risalgono al 2015, quando i carabinieri arrestarono l’imputato, già noto per essere vicino alla cosca “Pignataro-Prudente”.

Questa condanna dimostra come la giustizia non faccia sconti a nessuno, soprattutto quando si tratta di reati gravi come quelli commessi dall’uomo in questione. La lotta alla criminalità organizzata e alle estorsioni deve essere ferma e determinata, per garantire la sicurezza e la legalità in ogni territorio.

È importante che ogni cittadino si senta tutelato dalle istituzioni e che chi commette reati venga punito in maniera adeguata, per evitare che possa nuocere alla comunità. La condanna di questo uomo è un segnale forte e chiaro che la legge è uguale per tutti e che nessuno è al di sopra di essa.

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