Un’indagine in corso sta mettendo sotto i riflettori una serie di irregolarità legate alla scomparsa di emoderivati scaduti presso l’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, così come presso i presidi Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni e Fucito di Mercato San Severino. Le sacche di sangue, virtualmente disponibili nonostante la scadenza, sono state catalogate come “non trovate” nei registri, sollevando dubbi e sospetti sulla loro corretta gestione.
La procura di Salerno, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, si sta occupando del caso, concentrandosi sulle discrepanze tra le annotazioni riguardanti le sacche di sangue e la loro effettiva destinazione. Si sospetta che le giustificazioni fornite per lo smaltimento delle sacche non siano sempre state corrette, creando un potenziale rischio per la salute dei pazienti. Le indagini sono ancora in corso, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle procedure adottate e individuare eventuali responsabilità.
In particolare, si sta cercando di capire perché le sacche di sangue siano state etichettate come “non trovate” e perché alcune di esse siano state trasfuse in altri presidi senza una documentazione esaustiva. Le condotte poco trasparenti e le presunte irregolarità potrebbero mettere a rischio la salute dei pazienti, sollevando la necessità di risposte e chiarimenti da parte dei responsabili coinvolti.
Anche le procedure relative alle analisi del sangue sono sotto esame, con segnalazioni riguardanti l’arrivo di provette con campioni da analizzare al pronto soccorso, provenienti da persone non passate per il triage ospedaliero. Si tratta di denunce verbali che richiedono un’indagine più approfondita da parte delle autorità competenti.
In un contesto come quello della sanità pubblica, la trasparenza e l’integrità delle pratiche adottate sono fondamentali per garantire la sicurezza e la salute dei pazienti. È importante che le indagini in corso portino alla luce eventuali criticità e che vengano adottate misure correttive per evitare situazioni simili in futuro. La tutela della salute dei cittadini deve essere sempre al centro delle attenzioni di chi opera nel settore sanitario.