La Corte di Appello di Napoli ha confermato le condanne per detenzione di armi abusiva e ricettazione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di Agostino Sangermano e Giovanni Minichini. Entrambi sono stati trovati in possesso di armi clandestine durante un blitz delle forze dell’ordine nel corso di una misura cautelare relativa al clan Sangermano. Le armi rinvenute erano rubate e con matricola abrasa, e entrambi gli imputati hanno optato per il rito abbreviato. La difesa ha cercato di riunire il procedimento per armi a quello principale, ma la richiesta è stata respinta. Il sostituto procuratore generale ha sostenuto la conferma delle condanne alla luce dei ruoli dei due imputati nel clan. La difesa ha contestato le accuse, sottolineando la mancanza di prove concrete legate all’associazione mafiosa e la data di nascita del presunto clan. Nonostante le argomentazioni difensive, la Corte ha confermato le condanne.