Benevento. Processo immediato a settembre per quattro persone

Il giudizio immediato per le quattro persone arrestate il 9 marzo nell’inchiesta dei carabinieri sulle torture subite da tre giovani sanleuciani è stato fissato dal gip Vincenzo Landolfi, su richiesta del pm Giulio Barbato.

Se non ci saranno ricorsi a riti alternativi, il 10 settembre inizierà il processo contro Antonio Barone, 48 anni, in carcere, suo figlio Vincenzo Cinque, 25 anni, entrambi assistiti dall’avvocato Antonio Leone, Emanuele Ucci, 23 anni, e Ludovico Lepore, 53 anni, difesi rispettivamente dagli avvocati Luca Russo e Fabio Ficedolo.

Gli inquirenti si concentrano sul trattamento degradante e le botte subite da due 20enni e in misura minore da un 16enne, accusati di tortura aggravata dalle lesioni, sequestro di persona e rapina.

Durante gli interrogatori di garanzia, tre indagati hanno scelto di restare in silenzio, mentre uno ha risposto. Barone e Cinque hanno negato le accuse, raccontando la loro versione dei fatti.

La vicenda ha avuto inizio il 15 dicembre, quando Cinque ha perso un orologio del valore di 5mila euro durante una lite in un locale di Pietrelcina. Due giorni dopo, tre giovani sanleuciani si sono recati da Barone per chiarire la situazione, ma sono stati maltrattati all’interno dell’appartamento.

Durante il tragitto di ritorno, due dei tre giovani sarebbero stati picchiati e costretti a umilianti gesti. Barone e Cinque hanno negato le accuse, ma la ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri ha portato all’arresto dei quattro indagati.

Il processo si terrà a settembre e si cercherà di fare luce su quanto accaduto quella notte di dicembre a Benevento.

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