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Con l’aiuto degli esperti delo Studio Legale Labonia, esamineremo un’ipotesi di reato che potremmo trovarci coinvolti, nostro malgrado! A volte possiamo ricevere le credenziali di accesso a un computer dal legittimo proprietario e venire a conoscenza di informazioni che non avremmo voluto sapere. La tentazione di curiosare nella vita privata degli altri può essere molto forte, ma è importante ricordare che questo comportamento può configurare un reato.

L’articolo 615-ter del codice penale stabilisce che chi abusivamente si introduce in un sistema informatico protetto o vi si mantiene contro la volontà del legittimo proprietario può essere punito con la reclusione fino a tre anni. Anche se si conosce la password per averla ricevuta dal legittimo interessato, questo non autorizza automaticamente l’accesso e viola la volontà del titolare dell’account.

La giurisprudenza conferma che il reato si verifica non solo quando si violano le misure di sicurezza, ma anche quando si utilizzano le informazioni per scopi diversi da quelli per cui si era autorizzati inizialmente. Quindi, spiare la vita degli altri attraverso un “buco della serratura” informatico non è solo una leggerezza, ma può comportare seri problemi legali che vanno oltre la buona fede di chi pensa di dare solo una “sbirciatina”.

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