Un detenuto del carcere di Secondigliano, a Napoli, è stato condannato a un anno di reclusione per aver nascosto un microcellulare nell’ano. La sentenza è stata emessa questa mattina dal Tribunale di Napoli. L’uomo era stato arrestato durante una perquisizione al suo arrivo in carcere, dove è stato scoperto il telefono cellulare nascosto nelle sue parti intime. Nonostante le pene severe previste per l’ingresso illegale di telefoni nelle carceri, il fenomeno sembra persistere. I sindacati del Si.N.A.P.Pe. propongono soluzioni drastiche come la schermatura delle sezioni detentive per contrastare questo problema.