La Guardia Costiera di Palinuro, sotto la direzione del T.V. (CP) Samantha LOSITO, ha effettuato il sequestro di due antiche anfore, rinvenute in possesso di un subacqueo sportivo. Si tratta di reperti storici di grande valore presumibilmente appartenenti a relitti di epoca romana, trafugati dal fondale marino. La scoperta è avvenuta durante perquisizioni domiciliari e informatiche nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura di Vallo della Lucania, finalizzata a individuare i responsabili della detenzione illecita di reperti archeologici.
Durante la perquisizione presso il domicilio dell’indagato, i militari hanno trovato le due anfore, una della tipologia “Lamboglia 2” e un’altra identificabile come “Dressel 1B”, entrambe datate al I secolo A.C. e presumibilmente di epoca romana. Le perizie tecniche condotte dalla Soprintendenza ArchArcheologica Belle Arti e Paesaggio hanno confermato il grande interesse storico e archeologico dei reperti, sottolineando la necessità di proteggerli ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Il valore di mercato delle anfore sul mercato nero si stima essere di diverse migliaia di euro. I reperti sono stati sequestrati e il responsabile è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, per rispondere dell’accusa di possesso illecito di reperti archeologici. La pena prevista per questo reato va dall’arresto fino a un anno e un’ammenda fino a 3099 euro.
È importante sottolineare che il provvedimento cautelare è stato eseguito durante la fase delle indagini preliminari e si basa su accuse provvisorie, che dovranno essere confermate durante il dibattimento e nei successivi gradi di giudizio. La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo al termine del processo, con una sentenza penale irrevocabile.