Nel corso delle indagini svolte ieri mattina presso i laboratori dei carabinieri del Ris a Roma, sono stati eseguiti nuovi accertamenti tecnici non ripetibili sul materiale repertato nell’appartamento di via Donizetti ad Agropoli, dove la coppia Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli è stata trovata senza vita lo scorso 22 gennaio. Il procuratore Antonio Pizzi della Procura di Vallo della Lucania ha ordinato queste verifiche al fine di ricostruire l’esatta dinamica della tragedia avvenuta all’interno della loro abitazione, dove vivevano insieme alla figlia minorenne.

La principale ipotesi investigativa rimane quella dell’omicidio-suicidio dell’uomo con un coltellaccio, ma non è escluso che Carnicelli sia stato ferito mortalmente dalla moglie nel tentativo di difendersi con un taglierino. Dopo i primi accertamenti eseguiti dai militari del Ris di Roma lo scorso marzo, sono stati trovati ulteriori elementi utili alla ricostruzione della tragedia, tra cui tracce ematiche in diversi ambienti della casa e impronte digitali e plantari.

Il fascicolo d’indagine, che vede come persone offese la figlia minorenne e i familiari della coppia, è in corso per omicidio e sono stati nominati consulenti tecnici per partecipare agli accertamenti. La lite che ha portato alla tragedia sarebbe scoppiata in cucina al ritorno della donna a casa dopo una serata trascorsa fuori. I corpi dei coniugi sono stati trovati nella cameretta della figlia, che però dormiva nella stanza matrimoniale e non si sarebbe accorta di nulla.

Le indagini sono ancora in corso e i carabinieri stanno cercando di fare luce su questa terribile vicenda che ha sconvolto la comunità di Agropoli.

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