Ancora una volta la Casa Circondariale di Avellino è stata teatro di eventi critici che hanno messo a dura prova il personale di polizia penitenziaria. Secondo quanto dichiarato dal Segretario Regionale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci e dal Vice Segretario Regionale Marianna Argenio, una serie di detenuti si è resa ingestibile mettendo in atto proteste e atti violenti.
Tutto è iniziato quando due detenuti della sezione protetti promiscua hanno iniziato una protesta durante l’ora di passeggiata, chiedendo un trasferimento per motivi di incolumità personale. Le cose sono però presto degenerate: i detenuti hanno iniziato a lanciare pietre, rompendo le finestre degli uffici e minacciando il personale presente. Nel frattempo, un detenuto rumeno è riuscito a fuggire dalla scuola, armato di un taglierino con cui ha minacciato il personale presente.
La situazione è ormai fuori controllo, con i detenuti che rifiutano di essere allocati nei reparti detentivi e che sembrano prendere di mira gli uffici della struttura. Il motivo alla base di questi atti di violenza sembra essere la richiesta di trasferimento per motivi di sicurezza personale.
Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria chiede un intervento urgente da parte delle autorità superiori per ripristinare l’ordine e la sicurezza presso la Casa Circondariale di Avellino. È necessario trovare soluzioni concrete per porre fine a queste continue violenze e garantire la sicurezza e la serenità al personale penitenziario che opera in condizioni sempre più difficili.