L’incidente in mare avvenuto nel mare di Napoli domenica scorsa ha scosso profondamente l’opinione pubblica. La morte della giovane ricercatrice Cristina Frazzica ha suscitato molta indignazione e ha portato alla luce una serie di interrogativi sulle circostanze in cui si è verificato l’incidente.

L’avvocato penalista Guido Furgiuele, coinvolto nell’incidente, ha deciso di rompere il silenzio e di esprimere la sua versione dei fatti. Furgiuele ha dichiarato di essere pronto ad assumersi tutte le responsabilità se dovesse emergere che l’incidente è avvenuto per sua colpa. Ha inoltre ribadito la sua totale fiducia nell’autorità giudiziaria e si è detto disponibile a collaborare pienamente con le indagini.

Secondo quanto riferito dall’avvocato, mentre stava rientrando da Ischia, ha notato una persona che chiedeva aiuto in mare e ha immediatamente deciso di tornare indietro per prestare soccorso. Ha salvato il superstite che si trovava su un kayak a oltre 300 metri dalla costa e ha dato l’allarme alle autorità competenti.

Furgiuele ha sottolineato che la sua barca non è veloce e che il superstite non ha riconosciuto la sua imbarcazione come quella coinvolta nell’incidente. Ha inoltre precisato di non aver sentito nulla a bordo della sua barca e di essere stato a disposizione degli inquirenti fin dal primo momento.

La tragedia di Cristina Frazzica ha scosso profondamente tutti coloro che hanno appreso della sua morte. Ora, spetta alle autorità fare chiarezza su quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità. La verità dovrà emergere per fare giustizia e per garantire che simili incidenti non accadano più in futuro.

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