La Procura Antimafia di Salerno, guidata dal pm Rocco Alfano, ha adottato un atteggiamento deciso nei confronti degli imputati nel processo “Sarastra” sul presunto voto di scambio. È stata presentata un’istanza ai giudici del primo collegio del Tribunale di Nocera Inferiore per chiedere complessivamente 38 anni di reclusione, di cui 6 anni e 8 mesi sono stati richiesti per il sindaco attuale Pasquale Aliberti.
Durante la lunga requisitoria, che è durata oltre cinque ore, sono stati chiesti cinque mesi in meno per il fratello del sindaco Nello Aliberti (6 anni e 3 mesi), mentre per l’ex consigliera regionale di Forza Italia e moglie di Aliberti Monica Paolino sono stati avanzati 5 anni e 4 mesi di condanna. La stessa pena è stata richiesta per l’ex staffista Giovanni Cozzolino. Per Roberto Barchiesi e Ciro Petrucci, presidente di Acse, è stata avanzata una richiesta di 5 anni e 9 mesi, mentre per Andrea Ridosso l’istanza è di 3 anni e 4 mesi.
Durante la requisitoria del pubblico ministero, sono state confermate le accuse mosse dal titolare dell’inchiesta Vincenzo Montemurro, ora in Basilicata, basate sull’apporto politico che sarebbe stato dato dal clan Loreto-Ridosso sia al sindaco che all’ex consigliera regionale di Forza Italia. Il processo ha visto sfilare sul banco dei testimoni collaboratori di giustizia e politici, e le sentenze di condanna diventate definitive, pronunciate da tre giudici diversi, sono state al centro della requisitoria del pm.