L’ennesima aggressione al personale della Polizia Penitenziaria nel carcere di Ariano Irpino ha scosso ancora una volta l’opinione pubblica. Un detenuto violento, già noto per il suo comportamento aggressivo, ha minacciato e ferito sette agenti con olio bollente, due dei quali hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Questo episodio mette in luce le gravi carenze del sistema carcerario italiano e la necessità urgente di tutelare maggiormente la sicurezza degli operatori penitenziari.

Il sindacato CON.SI.PE ha denunciato le condizioni critiche del carcere e ha sottolineato la frequenza delle aggressioni da parte di detenuti con problemi psichiatrici o di salute mentale. Si chiede l’istituzione di reparti specializzati e trattamenti sanitari adeguati per prevenire ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza all’interno del carcere. È fondamentale isolare questi soggetti dagli altri detenuti per evitare ulteriori aggressioni e garantire l’ordine nelle carceri.

Il segretario nazionale del CON.SI.PE ha ribadito la necessità di un intervento urgente da parte del Governo, con l’aumento del personale specializzato e la creazione di strutture dedicate ai detenuti con problemi di salute mentale. Il sovraffollamento e la carenza di organico aggravano la situazione, costringendo gli agenti a coprire più turni di lavoro e compromettendo la loro sicurezza.

È necessario un cambio di passo da parte delle istituzioni, con interventi concreti che garantiscano la sicurezza degli agenti, la tutela dei detenuti e il rispetto delle regole all’interno delle carceri. È urgente intervenire per migliorare le condizioni di lavoro del personale penitenziario e garantire la sicurezza di tutti coloro che operano all’interno delle strutture carcerarie.

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