Un uomo di quarant’anni, Pellegrino Crisci, è stato condannato a diciassette anni di reclusione per aver sparato contro la sua ex compagna, Michela Prencipe. Il pm aveva chiesto diciotto anni di condanna, ma il Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio ha emesso la sentenza definitiva. Le indagini hanno rivelato che Crisci aveva continuato a minacciare la sua vittima anche dal carcere, con telefonate e lettere minatorie. Durante la fuga rocambolesca e la successiva cattura, aveva tentato di uccidere non solo la Prencipe, ma anche Giuseppe Miele e i Carabinieri. Oltre ai tentati omicidi, sono state contestate altre violazioni come il possesso di un’arma bianca e munizioni abusive, la violazione degli arresti domiciliari e l’accesso indebito a dispositivi di comunicazione. Le minacce non si sono fermate neanche durante la detenzione, con Crisci che ha continuato a intimidire sia la Prencipe che altre persone, compresi i Carabinieri che lo avevano arrestato. La condanna a diciassette anni è il risultato di un comportamento violento e minaccioso che ha messo in pericolo la vita di diverse persone.