Massimiliano Marzo, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Caserta, è stato coinvolto in un’inchiesta per corruzione e falsità in atti pubblici insieme a due dirigenti, un dipendente e un imprenditore. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Marzo e i dirigenti avrebbero favorito alcune imprese nell’assegnazione di appalti pubblici attraverso un presunto sistema illecito. In cambio di favori e di lavori edili gratuiti, i funzionari avrebbero predisposto atti falsi e illegittimi per pilotare l’assegnazione degli appalti.

Le indagini hanno rivelato che in alcuni casi i materiali edili per i lavori pubblici venivano acquistati dall’impresa di cui Marzo era comproprietario, evidenziando un conflitto di interessi. Tra i lavori coinvolti ci sono plessi scolastici, aree verdi pubbliche e il canile comunale, con casi in cui i lavori sarebbero iniziati prima dell’approvazione ufficiale. Questa operazione rappresenta un duro colpo alla corruzione che affligge il territorio casertano, coinvolgendo anche altri amministratori, dipendenti comunali e imprenditori.

Le accuse mosse sono di corruzione, falsità in atti pubblici e truffa, con reati contestati come corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità in atti pubblici e truffa. Marzo e gli altri indagati sono stati posti agli arresti domiciliari e interdetti dai pubblici uffici, mentre le indagini proseguono per individuare eventuali altri responsabili e fare luce su tutti i fatti contestati. È importante combattere la corruzione e assicurare che le risorse pubbliche siano gestite in modo trasparente e legale per il bene della comunità.

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