Un tragico fatto di sangue ha sconvolto la cittadina di Orta di Atella, dove due fratelli, Marco e Claudio Marrandino, sono stati uccisi nel primo pomeriggio. Le vittime, entrambi rispettabili cittadini senza precedenti penali, erano ben conosciute nella comunità locale. Marco, avvocato e ex presidente del Consiglio comunale, e Claudio, imprenditore nel settore edile, sono stati trovati senza vita all’interno di una Bmw bianca, vittime di colpi di pistola sparati da un operaio di 53 anni, anche lui residente a Cesa.

Al momento, le motivazioni dietro a questo duplice omicidio non sono chiare, anche se sembra che possano essere legate a questioni economiche o dissidi personali. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’omicidio e di capire se vi fossero relazioni pregresse tra le vittime e il presunto assassino. Nonostante le prime supposizioni di un possibile coinvolgimento della camorra, al momento non sembrano emergere legami con la criminalità organizzata.

L’arresto di Emanuele Libero Schiavone, figlio del capoclan pentito Francesco, avvenuto poco prima del duplice omicidio, potrebbe aver influito sull’escalation di violenza che si è verificata nei giorni scorsi nel Casertano. Tuttavia, gli inquirenti non escludono nessuna pista e stanno continuando a lavorare per fare luce su questa terribile tragedia.

L’intera comunità di Orta di Atella è sotto shock per la perdita di due suoi cittadini rispettati e stimati. La speranza è che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili di questo brutale crimine vengano portati di fronte alla legge.

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