Sabato scorso, agli impianti sportivi di Eboli, si è verificato un episodio di violenza che ha scosso la comunità locale. Francesco Mandia, funzionario comunale, è stato aggredito all’ingresso del Palasele, mentre si trovava con la moglie e il figlio piccolo, sotto gli occhi increduli di due assessori del Comune guidato dal sindaco Mario Conte.
La situazione è degenerata quando Mandia si è presentato all’ingresso del Palasele per partecipare a una manifestazione sportiva. Nonostante abbia fornito il suo nome, cognome e ruolo professionale, è stato oggetto di continue richieste di spostamento da parte di una donna addetta alla sosta. Pochi istanti dopo, il marito della donna è giunto sul posto e ha aggredito Mandia, creando un clima di tensione e paura.
Questa violenta aggressione ha scosso non solo Mandia e la sua famiglia, ma l’intera comunità di Eboli. È inaccettabile che episodi del genere possano verificarsi in un luogo pubblico, sotto gli occhi di autorità locali e di bambini che partecipavano alla manifestazione sportiva.
È importante che le autorità competenti prendano seri provvedimenti per garantire la sicurezza e il rispetto di tutti i cittadini, evitando che situazioni simili possano ripetersi in futuro. L’aggressione subita da Francesco Mandia non deve essere dimenticata, ma deve essere un monito per tutti coloro che pensano di risolvere i propri problemi con la violenza. È necessario promuovere una cultura del rispetto e della convivenza pacifica, affinché episodi come questo non abbiano più spazio nella nostra società.