L’imprenditore Luciano Licenza, originario di Casapesenna, è stato oggetto di un maxisequestro da parte dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli. Licenza si era aggiudicato commesse per lavori pubblici, versando una percentuale del 5% dell’importo degli appalti come corrispettivo della mediazione di Michele Zagaria con i clan locali. Inoltre, elargiva ulteriori somme a Zagaria e ai suoi familiari.
Il provvedimento di sequestro è stato eseguito su cinque società, 12 autoveicoli, due natanti, nove rapporti finanziari, cinque immobili e sette terreni di Licenza. Questa azione è stata disposta dalla Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e confermata dalla Corte di Cassazione. Licenza era già stato condannato a 6 anni di reclusione per associazione mafiosa.
Gli accertamenti economico-patrimoniali hanno evidenziato incongruenze tra il valore dei beni in possesso dell’imprenditore e dei suoi familiari e i redditi dichiarati, nel periodo compreso tra il 1997 e il 2015. Questa situazione, indicativa di un accumulo illecito di beni nel tempo, è alla base della confisca definitiva.