La sentenza emessa dal Tribunale di Napoli ha coinvolto anche altri quattro imputati, tra cui tre provenienti da Benevento. Il fallimento della ‘Giovanni Scaturchio sas’ risale al 18 settembre 2009, motivo per cui sette persone coinvolte nell’inchiesta della Procura e della guardia di finanza sono state prosciolte a causa della prescrizione dei reati contestati, mentre un ottavo imputato è deceduto nel frattempo.

Pasquale Ucci, Umberto De Falco e Giuseppina Profita sono stati difesi rispettivamente dagli avvocati Andrea De Longis e Luciano Meletopoulos. Profita era la legale rappresentante, mentre Ucci e De Falco erano i gestori effettivi della società ‘Turistiche Alberghiere srl’, affittuaria dell’azienda fino al momento del fallimento nel 2009. Secondo l’accusa, essi non avrebbero rispettato gli obblighi contrattuali, contribuendo a far aumentare il debito con l’erario a oltre 11 milioni di euro.

L’indagine ha attirato l’attenzione dei media nel gennaio 2012, quando a Ucci è stato imposto il divieto di esercitare attività imprenditoriali. Nel febbraio 2015 è stato rinviato a giudizio, e a maggio dello stesso anno è iniziato un processo che, dopo varie fasi, si è concluso con la dichiarazione di prescrizione.

La decisione del Tribunale di Napoli ha posto fine a questa vicenda giudiziaria che ha coinvolto diversi soggetti legati alla gestione della storica pasticceria napoletana ‘Scaturchio’.

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