La controversia legale tra la società MGROUP e il Comune di Caivano riguardo all’acquisizione del terreno per la costruzione del nuovo stadio comunale si fa sempre più accesa. MGROUP ha annunciato il ricorso al TAR contro l’ordinanza di esproprio disposta dal Comune, sostenendo che l’acquisizione del terreno sarebbe avvenuta con errori e basata su una vicenda giudiziaria in corso da ben 23 anni.

La società contesta inoltre l’affermazione del Comune secondo cui il terreno sarebbe stato confiscato alla camorra, sottolineando che non risulterebbe tra i beni confiscati alla criminalità organizzata. MGROUP evidenzia di essere impegnata in una lunga battaglia legale per dimostrare l’insensatezza del provvedimento amministrativo e chiede al TAR di riesaminare gli atti di acquisizione del terreno da parte del Comune.

La decisione del TAR su questo ricorso potrebbe avere un impatto significativo sul progetto di realizzazione del nuovo stadio comunale di Caivano. Nel frattempo, il commissario Dispenza del Comune di Caivano ha precisato che il terreno è stato acquisito a seguito di abusi edilizi da parte della società MGROUP, e non del clan Moccia come affermato dalla società.

La situazione si fa sempre più intricata e si prospetta una lunga battaglia legale per definire la proprietà del terreno e il destino del nuovo stadio comunale di Caivano. Attendiamo quindi con ansia la decisione del TAR e i prossimi sviluppi di questa controversia.

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