Questa mattina, i Carabinieri del Comando per la Tutela del Lavoro, insieme al personale dei Comandi Provinciali Carabinieri di Napoli e Caserta, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di sette persone accusate di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro in agricoltura, noto come caporalato. L’indagine ha rivelato gravi indizi di colpevolezza, poiché i sospettati avrebbero sfruttato oltre sessanta lavoratori extracomunitari in condizioni degradanti.
Le indagini, condotte con l’ausilio di strumentazione tecnica e la collaborazione di Ispettori del Lavoro e mediatori culturali, hanno dimostrato che i lavoratori venivano sfruttati, costretti a lavorare per lunghe ore con una retribuzione irrisoria e in condizioni pericolose. Sono emersi anche casi di minacce e soprusi, con i lavoratori costretti a vivere in condizioni degradanti e adattarsi a situazioni di lavoro estenuanti.
Le misure cautelari eseguite oggi includono la custodia cautelare in carcere per tre indagati, gli arresti domiciliari per altri tre e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un altro. Inoltre, è stato emesso un decreto di sequestro preventivo per una somma di denaro e nei confronti di un’azienda agricola coinvolta nel caso.
Le indagini hanno anche rivelato il modus operandi utilizzato per reclutare i lavoratori extracomunitari e sfruttarli in condizioni di grave sfruttamento. Nonostante uno degli indagati sia attualmente all’estero e non sia stato rintracciato, le misure cautelari sono state eseguite nei confronti degli altri sei sospettati.