Breifing alla Prefettura di Salerno inerente il disinnesco dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale rinvenuto nei giorni scorsi in un cantiere edile a Battipaglia. Alla riunione, ieri mattina, hanno partecipato i funzionari della Prefettura di Salerno, gli artificieri dell'Esercito Italiano i rappresentanti delle forze dell’ordine e della protezione civile e i responsabili dell’ufficio tecnico di Battipaglia. E’ stato deciso, come prevedono i protocolli, che la zona dove è stata ritrovata la bomba, ovvero a partire da via Turco, sarà evacuata per un raggio di 352 metri e l’evacuazione stando ad una prima stima riguarderebbe 1200 persone. La bomba è stata ritrovata a pochi metri dalla linea ferrata e dalla statale 18 e quindi il giorno del disinnesco sarà bloccata la circolazione dei treni e i veicoli non potranno percorrere la strada statale 18 almeno nel tratto più vicino all’ordigno bellico. Il disinnesco della bomba sarà effettuato dagli artificieri dell’Esercito Italiano del ventunesimo Reggimento Guastatori di Caserta e nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo a Battipaglia nella zona dove è stato rinvenuto l’ordigno bellico. Le operazioni di disinnesco saranno eseguite durante un giorno festivo, ovvero di domenica, ed anche se la data non è stata ancora fissata si presume che si effettueranno non prima di settembre e forse entro le prossime quattro settimane. Tutte le abitazioni e le attività commerciali nel raggio di 352 metri dall’ordigno bellico saranno evacuate e per disinnescare la bomba dovrebbe essere utilizzata una tecnica denominata “sarcofago”. Le operazioni di disinnesco dell’ordigno dureranno tra le otto e le dodici ore orario che potrebbe comunque variare ed ovviamente l’evacuazione e gli altri provvedimenti di blocco della linea ferrata e delle strade a ridosso della bomba sempre nel raggio di 352 metri cesseranno al termine delle operazioni di disinnesco dell’ordigno e dureranno fin quando gli artificieri comunicheranno il via libera per ritornare nella zona interdetta. Il raggio di azione della bomba, che è lunga circa un metro ed ha un diametro di trentotto centimetri, è di 1200 metri ed in ogni caso gli artificieri prima dell’inizio delle operazioni di disinnesco dell’ordigno dovranno realizzare una struttura di contenimento necessaria per ridurre la portata di un’eventuale esplosione della bomba. Anche se il disinnesco della bomba avverrà di domenica dovranno essere evacuate le scuole e a pochi metri dall’ordigno c’è un asilo nido. Nel frattempo,sino al termine delle operazioni di disinnesco della bomba le forze dell’ordine dovranno garantire la loro presenza nella zona di via Turco dove è stato rinvenuto l’ordigno che nei giorni scorsi per proteggerlo dalle intemperie è stato coperto, dagli artificieri, con alcuni sacchetti di terra e sabbia. Nel 2019 per disinnescare un altro ordigno bellico, simile a quello rinvenuto ultimamente, fu necessario evacuare 36.000 persone.

È stato disinnescato con successo l’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale, trovato da un agricoltore nel proprio terreno a Frigento lo scorso primo giugno. L’operazione è stata condotta dagli artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, con il supporto dei carabinieri, in una zona rurale di Sturno, in provincia di Avellino.

Il ritrovamento della “granata d’artiglieria” ha richiesto la messa in sicurezza del sito e un costante monitoraggio per garantire la sicurezza delle persone e delle abitazioni circostanti. Grazie all’intervento tempestivo delle autorità competenti, l’ordigno è stato neutralizzato senza causare danni né incidenti.

La presenza di munizioni belliche risalenti a conflitti passati è purtroppo ancora molto diffusa sul territorio italiano, soprattutto nelle aree rurali. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza di segnalare tempestivamente il ritrovamento di ordigni bellici e di non manipolarli in modo autonomo, per evitare rischi per la propria incolumità e per quella degli altri.

Grazie alla professionalità e all’efficacia delle forze dell’ordine e degli artificieri, è stato possibile risolvere la situazione in modo sicuro e senza incidenti. Un altro passo importante verso la bonifica del territorio e la tutela della sicurezza pubblica.

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