Le indagini sulla morte dei fratelli Marrandino sono ancora in corso e gli investigatori stanno cercando di capire chi ha accompagnato il killer da Cancello ed Arnone a Borgo Appio, dove si trova l’azienda agricola del cognato di Mangiacapre.

Dopo aver ucciso i due fratelli a colpi di pistola, Mangiacapre si è dato alla fuga e i carabinieri sono immediatamente intervenuti, essendo stati testimoni dell’omicidio. Il killer ha abbandonato la sua auto e si è diretto all’azienda agricola del cognato a Grazzanise, dove ha riferito di essere stato vittima di una rapina.

Successivamente, durante il tragitto verso la stazione dei carabinieri per denunciare l’accaduto, Mangiacapre ha simulato un malore per evitare di essere portato in caserma. Il cognato lo ha quindi accompagnato al pronto soccorso della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove è stato arrestato dai militari.

Al momento, il cognato non risulta indagato e potrebbe non essere a conoscenza degli atti compiuti da Mangiacapre. Restano comunque diversi punti oscuri da chiarire, come chi lo ha accompagnato da Cancello ed Arnone e perché viaggiava con un’arma semiautomatica in auto.

Le indagini dei carabinieri e della Procura sono in corso e sono sotto esame anche i dispositivi informatici e i telefoni di altri familiari dell’operaio. La tesi della lite per la viabilità come causa dell’omicidio sembra sempre meno convincente, e quindi si procede con le indagini per fare luce su questa tragica vicenda.

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