La fuga di Umberto Reazione, il boss di camorra del clan Beneduce-Longobardi di Pozzuoli, è durata poco più di 24 ore. Dopo essere riuscito a evadere dal carcere di Livorno, è stato rintracciato dalla polizia di Stato alla stazione ferroviaria di Roma Tiburtina grazie all’opera del nucleo investigativo centrale (Nic) e delle sue articolazioni territoriali della polizia penitenziaria.

Il segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha elogiato il lavoro svolto dalle forze dell’ordine ma ha sottolineato che i problemi nel sistema penitenziario rimangono evidenti. Ha sottolineato la necessità di un decreto carceri per consentire nuove assunzioni nel corpo di polizia penitenziaria, il potenziamento degli impianti di sicurezza e il deflazionamento della densità detentiva.

Inoltre, ha evidenziato la necessità di avviare una riforma complessiva dell’apparato d’esecuzione penale, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione del corpo di polizia penitenziaria.

È evidente che la situazione carceraria in Italia richiede interventi urgenti e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Solo così si potrà garantire una maggiore sicurezza all’interno delle carceri e prevenire future fughe come quella di Umberto Reazione.

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