Nella mattina del 21 giugno, presso la Casa Circondariale di Benevento, si è svolta la cerimonia di intitolazione alla memoria dell’agente Michele Gaglione, ucciso nel 1992 a soli 27 anni. La cerimonia ha visto la partecipazione dei familiari di Gaglione e delle autorità civili, politiche e militari. Durante l’evento, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ha sottolineato l’importanza di questa intitolazione e il ruolo fondamentale della polizia penitenziaria.

La cerimonia è stata particolarmente significativa alla luce degli eventi accaduti recentemente nella stessa Casa Circondariale, che evidenziano le criticità del sistema carcerario italiano. Il sovraffollamento delle carceri, la carenza di personale e le condizioni fatiscenti delle strutture sono solo alcune delle problematiche che affliggono il sistema penitenziario.

Anche l’Istituto Penale Minorile di Airola ha fatto parlare di sé per episodi di violenza e tentativi di suicidio, evidenziando la necessità di intervenire per migliorare le condizioni di detenuti e operatori.

L’intitolazione della Casa Circondariale di Benevento a Michele Gaglione è un modo per celebrare il suo servizio esemplare, ma anche per sensibilizzare sull’importanza di affrontare le criticità del sistema carcerario italiano. È fondamentale valorizzare le imprese di coloro che dedicano la propria vita alla vocazione civile, nonostante le difficoltà e il silenzio dello Stato.

È necessario mettere in luce i problemi della società e lavorare per una rieducazione efficace all’interno delle carceri, per costruire un futuro migliore e garantire dignità e diritti umani a tutti i detenuti.

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