Il processo contro il boss del clan dei Casalesi Francesco Bidognetti e l’avvocato Michele Santonastaso è in corso da 15 anni, senza una sentenza definitiva. Questa lunga durata del procedimento ha portato lo scrittore Roberto Saviano a esprimere la sua preoccupazione sulla capacità del nostro Paese di combattere efficacemente la criminalità organizzata. Saviano, che è sotto protezione da 18 anni, ha sottolineato la mancanza di investimenti nella giustizia e la fragilità degli strumenti per contrastare la mafia.

Durante l’udienza, gli avvocati di Saviano e della giornalista Rosaria Capacchione hanno chiesto la conferma della condanna di primo grado, sottolineando che l’avvocato Santonastaso non stava svolgendo il suo ruolo di difensore, ma stava invece trasmettendo un messaggio di minaccia mafiosa.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) ha anche preso parte al procedimento come parte civile, evidenziando come le minacce rivolte a Saviano e Capacchione durante il processo abbiano messo in luce la pericolosità del clan dei Casalesi.

La prossima udienza è fissata per settembre, quando i difensori dei due imputati avranno la possibilità di esprimersi. Resta da vedere se questa lunga odissea giudiziaria finalmente giungerà a una conclusione.

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