Ieri, durante l’udienza al tribunale di Avellino, è stata presa una decisione importante. Gli imputati hanno patteggiato e il processo è stato concluso con una sentenza che prevede l’applicazione della pena. Tra le parti civili costituite in tribunale c’erano anche i familiari della vittima, e gli imputati sono stati condannati a rimborsare le spese legali a favore di tutte le parti civili coinvolte, tra cui la Cgil Avellino rappresentata dall’avvocato Fernando Taccone. Il sindacato Cgil, oltre a sensibilizzare sui temi della sicurezza sul lavoro, ha deciso di agire anche attraverso la giustizia per garantire giustizia per gli eventi delittuosi in contesti lavorativi e per non far sentire soli i familiari delle vittime di infortuni sul lavoro. Questo è quanto affermato dal segretario Cgil Avellino, Franco Fiordellisi.

La vicenda risale al 17 novembre 2022, quando Capossela Amato ha perso la vita in un incidente sul lavoro all’interno di uno stabilimento industriale a Montefredane. Il lavoratore è caduto da un’altezza di circa 10 metri sul fondo di una vasca di caricamento del calcestruzzo, un evento che avrebbe potuto essere evitato con le giuste misure di sicurezza. Gli amministratori delle due aziende coinvolte sono stati chiamati a rispondere dei reati di omicidio colposo e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro davanti al Tribunale di Avellino.

Dopo il tragico caso del bracciante Satnam Singh, morto per dissanguamento a Latina, si stanno organizzando ulteriori iniziative sindacali nazionali sulla sicurezza sul lavoro. La Cgil di Avellino si è schierata a difesa dei lavoratori, costituendosi parte civile anche in questo caso e ottenendo una sentenza che prevede la reclusione per gli imputati. Il segretario Franco Fiordellisi sottolinea l’importanza di non sottovalutare la vita dei lavoratori e di agire con determinazione per garantire la sicurezza sul lavoro.

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