Il pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino è alle prese con una serie di problemi che sembrano non avere fine. Oltre al sovraffollamento e ai lavori di ampliamento rinviati, c’è anche la protesta degli infermieri a causa della carenza di operatori sociosanitari. Questa situazione ha costretto gli infermieri a svolgere mansioni inferiori, influenzando negativamente l’organizzazione del reparto e i tempi di attesa per le cure.

Il segretario territoriale del Nursind, Romina Iannuzzi, e il dirigente sindacale Michele Rosapane hanno evidenziato la mancanza di personale Oss nel pronto soccorso, costringendo gli infermieri a compiti al di sotto delle loro competenze. Nonostante le richieste di intervento urgente all’Azienda, la situazione sembra essere in stallo, mettendo a rischio sia i lavoratori che i pazienti.

La carenza di personale medico e infermieristico è evidente, con appena 11 medici e 45 infermieri a fronteggiare un volume di pazienti sempre crescente. Tuttavia, ci sono speranze di miglioramento con l’assunzione di circa 500 operatori sociosanitari, di cui 33 destinati al Moscati. Questo dovrebbe portare un sollievo al pronto soccorso, migliorando la qualità dell’assistenza e riducendo i tempi di attesa.

È fondamentale che l’Azienda agisca tempestivamente per risolvere questa situazione critica, garantendo un servizio efficiente e di qualità ai pazienti che si rivolgono al pronto soccorso dell’Ospedale Moscati di Avellino.

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