Roberto Bianco junior, il 28enne salernitano dalla personalità criminale ritenuta “spregiudicata ed allarmante”, è stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione per l’esplosione di alcuni colpi di pistola che hanno danneggiato la vetrina del Mulino Urbano a Salerno nel dicembre 2022. La Corte d’Appello del tribunale di Salerno ha confermato la sentenza già emessa in abbreviato dal gup Piero Indinnimeo, respingendo l’ipotesi di una connessione tra lo stato mentale dell’imputato e i reati commessi.

La questione dello stato mentale di Bianco è stata oggetto di dibattito tra la difesa e la pubblica accusa. Durante il processo di primo grado, il perito Bartoli aveva diagnosticato una patologia di schizofrenia paranoide, ma aveva riconosciuto la capacità dell’imputato di intendere e volere al momento dei fatti. Tuttavia, una nuova perizia ha stabilito la totale incapacità di Bianco, rendendolo incompatibile con il regime carcerario. Le nuove conclusioni del perito De Marinis hanno influenzato la decisione della Corte di non concedere sconti alla pena.

L’attentato al Mulino Urbano risale al dicembre 2022, quando due pistole sono state utilizzate per sparare contro la vetrina del negozio. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’azione, in cui Bianco e un minorenne sono stati coinvolti. Le prove raccolte hanno confermato la presenza dei due sul luogo del crimine e la pistola trovata in possesso a Bianco è stata ritenuta simile a quella utilizzata nell’attacco.

La condotta criminale di Bianco non si limita a questo episodio: ha commesso atti violenti in passato, dimostrando un comportamento pericoloso per la società. La sentenza emessa dalla Corte rappresenta un importante passo per garantire la giustizia e la sicurezza della comunità.

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