Un tragico incidente sul lavoro ha portato alla morte di Salvatore Ferraro, un operaio che non era assunto regolarmente al momento della sua scomparsa. Il fatto è avvenuto in un frutteto di Castel di Sasso durante la raccolta delle ciliegie, dove Ferraro è stato folgorato dopo essere entrato in contatto con i cavi dell’alta tensione.

Il pubblico ministero Daniela Pannone ha chiesto il rinvio a giudizio per Aniello D’A., imprenditore agricolo accusato di aver causato la morte dell’operaio per inosservanza delle norme di sicurezza sul lavoro. Secondo le indagini dei carabinieri, Ferraro non era stato assunto regolarmente e non era stato formato né informato sui rischi del suo lavoro.

Il proprietario del frutteto è accusato anche di non aver valutato adeguatamente le capacità lavorative e le condizioni di salute e sicurezza dell’operaio, né di avergli fornito i dispositivi di protezione necessari. L’udienza preliminare è fissata per il 2 luglio davanti al giudice Gaudiano del tribunale sammaritano, dove la famiglia di Ferraro si costituirà parte civile.

Si tratta di un caso che mette in evidenza l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e della corretta assunzione dei dipendenti, al fine di evitare tragedie come quella che ha colpito Salvatore Ferraro.

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