L’episodio avvenuto ieri mattina nel carcere di Benevento ha scosso l’opinione pubblica e sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla situazione delle carceri italiane. La violenza perpetrata da una detenuta nei confronti di due ispettrici della Polizia Penitenziaria è un segnale inequivocabile del degrado e dell’impunità che regnano all’interno delle nostre istituzioni carcerarie.

Il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capece, ha lanciato un duro atto d’accusa nei confronti di coloro che si rendono responsabili di atti violenti all’interno delle carceri, sottolineando la necessità di un cambio di rotta nella gestione di questi istituti. La sicurezza e il benessere del personale penitenziario devono essere garantiti, così come la tutela dei diritti umani dei detenuti.

È inaccettabile che chi opera all’interno delle carceri si senta abbandonato dalle istituzioni e costretto a subire atti di violenza senza alcuna conseguenza per gli autori. È urgente adottare misure efficaci per prevenire episodi simili e garantire la sicurezza di tutti coloro che lavorano e vivono all’interno dei penitenziari.

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria esprime la propria solidarietà alle ispettrici ferite a Benevento e a tutto il personale carcerario coinvolto in questa vicenda. È necessario agire con determinazione per porre fine a questa situazione di degrado e impunità, altrimenti il rischio è quello di compromettere la sicurezza e la dignità di chi opera e sconta la propria pena dietro le sbarre.

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