Il bibliotecario condannato per il furto di libri nella Biblioteca dei Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri a Napoli è stato condannato ad altri cinque anni e tre mesi di reclusione. Marino Massimo De Caro, esperto libraio antiquario, era consigliere del ministro per i Beni culturali del Governo Monti e la sua nomina fu approvata dal direttore generale del ministero, Maurizio Fallace.

La sentenza dei giudici del tribunale di Napoli ha evidenziato la responsabilità di sei degli imputati, tra cui De Caro e altri collaboratori. La sentenza ha smantellato gran parte delle accuse, facendo cadere le accuse di devastazione e saccheggio. Inoltre, è emerso che alcuni dei libri rubati erano di proprietà privata, donati alla biblioteca dai cittadini.

Nonostante l’ampio processo durato 11 anni e le 131 udienze, la sentenza ha chiarito molte questioni irrisolte, come la proprietà dei libri e l’acquisizione degli stessi da parte dello Stato nel 1866. Il sacerdote assolto, Don Sandro Marsano, era il Conservatore della Biblioteca e secondo il suo avvocato, avrebbe dovuto essere considerato parte lesa anziché imputato.

La vicenda ha destato grande scalpore, con il “New York Times” che ha definito il furto dei libri come il più grande del secolo. Tuttavia, la sentenza ha riportato la verità dei fatti, mettendo fine a giudizi sommari ed esagerazioni. Restano comunque aperte questioni sulla gestione e la proprietà dei libri rubati, lasciando spazio a ulteriori approfondimenti e indagini.

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