Una tragedia ha colpito la città di Paola, in Calabria, scuotendo profondamente il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello. Un giovane di soli 21 anni, originario di Sala Consilina, ha deciso di porre fine alla propria vita nella sua cella della casa circondariale di Paola, nonostante avesse ancora diversi anni di pena da scontare.

Questo triste episodio si aggiunge alla lunga lista di detenuti che si sono tolti la vita quest’anno, ben 49 finora, a cui vanno aggiunti anche 5 agenti penitenziari che hanno compiuto gesti estremi. Ciambriello non nasconde la sua amarezza e la sua preoccupazione riguardo a questa situazione, sottolineando come ben sei dei detenuti che si sono suicidati avessero meno di 25 anni.

Il garante dei detenuti della Campania lancia un appello alla politica e alla società civile, denunciando la mancanza di interventi concreti per affrontare l’emergenza carceraria e prevenire simili tragedie. La sua voce si unisce a quella di tanti altri che chiedono più attenzione e sostegno per chi si trova dietro alle sbarre, in un contesto difficile e spesso privo di speranza.

La morte di questo giovane detenuto è un segnale che non possiamo ignorare, un grido di aiuto che ci invita a riflettere sulle condizioni delle carceri italiane e sulle conseguenze che esse possono avere sulla vita delle persone. Speriamo che episodi come questo possano sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, affinché si possa lavorare insieme per garantire un futuro migliore a chi si trova in una situazione di fragilità e isolamento.

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