Nel carcere di Avellino è stata effettuata una perquisizione straordinaria durante la notte tra venerdì e sabato scorsi, che ha portato al sequestro di dieci telefonini, di cui cinque smartphone, e circa cinquanta grammi di hashish. All’operazione hanno partecipato agenti della Polizia penitenziaria provenienti da altre Case circondariali, e durante la perquisizione si è registrata la protesta dei detenuti. Grazie alla mediazione della direttrice Rita Romano e del comandante, la situazione è tornata alla calma senza ulteriori tensioni.
Questa notizia evidenzia ancora una volta il problema della presenza di droga e telefoni cellulari all’interno delle carceri, che rappresentano una minaccia per la sicurezza e il controllo all’interno delle strutture penitenziarie. È importante che le autorità competenti continuino a monitorare attentamente la situazione e ad adottare misure per contrastare il traffico illecito di sostanze stupefacenti e di oggetti non consentiti all’interno delle carceri.
La collaborazione tra le forze dell’ordine e il personale penitenziario è fondamentale per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole all’interno delle carceri. È importante che le autorità continuino a lavorare insieme per prevenire situazioni di questo tipo e per assicurare che le strutture carcerarie siano luoghi sicuri e controllati.
In conclusione, è necessario un impegno costante e una collaborazione efficace tra le varie istituzioni per contrastare il fenomeno del traffico di droga e dei telefoni cellulari all’interno delle carceri, al fine di garantire la sicurezza e il rispetto delle regole all’interno di queste strutture.