La sparatoria a Cesinali, che ha visto coinvolti agenti della Questura di Avellino e Foggia accusati dell’omicidio colposo di un rapinatore di Molfetta, è stata archiviata. Il giudice del tribunale di Avellino ha deciso di chiudere il procedimento riguardante la morte del rapinatore avvenuta durante lo scontro a fuoco con le forze dell’ordine. I cinque agenti coinvolti, due della squadra volante di Avellino e tre della squadra mobile di Foggia, erano stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo per aver intervenuto a Cesinali per bloccare il commando pronto ad assaltare due portavalori sul raccordo Avellino-Salerno.

L’iscrizione dei poliziotti nel registro degli indagati è stata un atto dovuto per fare chiarezza su quanto accaduto a Villa San Nicola, dove il rapinatore Giovanni Rinaldi di Molfetta è stato trovato morto con il passamontagna sul volto. Le indagini condotte dal pubblico ministero Vincenzo Toscano hanno cercato di fare luce sul comportamento delle forze dell’ordine che hanno risposto al fuoco del commando. Secondo la versione della Questura, i cinque agenti avrebbero agito in legittima difesa, rispondendo al fuoco dei criminali.

Tutto è iniziato la sera del 13 ottobre 2022, quando una pattuglia della squadra mobile della Polizia era sulle tracce di cinque vetture rubate. Dopo un inseguimento che ha portato fino alla provincia di Avellino, la situazione è degenerata a Cesinali, dove tre auto sono riuscite a far perdere le proprie tracce mentre due Jeep Compass sono state bloccate davanti al cimitero del paese. Durante il controllo della polizia, il conducente di una delle Jeep ha cercato di investire gli agenti e ha aperto il fuoco, scatenando la reazione delle forze dell’ordine.

Durante la fuga dei malviventi, che hanno sparato contro i poliziotti e tentato di investirli, sono stati gettati sulla strada numerosi chiodi a quattro punte. L’inseguimento si è concluso quando l’auto dei rapinatori è finita sui binari della ferrovia a Villa San Nicola. A bordo è stato trovato il corpo senza vita del rapinatore di Molfetta, con addosso attrezzi da scasso e strumenti vari. Tre malviventi sono stati arrestati sul momento, mentre un quarto è stato catturato il giorno successivo mentre tentava di fuggire a bordo di un pullman.

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