Il processo in corte d’assise d’appello riguardante l’omicidio di Serena Mollicone ha visto la requisitoria del sostituto procuratore Deborah Landolfi, che ha definito Franco Mottola come colpevole del comportamento più grave. Mottola, ex comandante della stazione dei Carabinieri, avrebbe dovuto prendere iniziative per evitare la morte della ragazza e quindi è stato chiesto una condanna a 24 anni di reclusione per lui. Anche sua moglie e suo figlio Marco, entrambi di Teano, sono sotto processo e si chiedono 22 anni di reclusione per loro.

Il delitto di Serena Mollicone è stato paragonato a quello di Marco Vannini, dove il giovane è stato ferito mortalmente e abbandonato senza soccorsi. I magistrati hanno evidenziato che i Mottola avevano l’obbligo di garanzia di prestare soccorso alla ragazza e invece hanno deciso deliberatamente di ucciderla e far sparire il corpo. Questo comportamento ha portato alla richiesta di condanne pesanti per tutti e tre gli imputati.

Il processo continua a Roma, e si spera che giustizia venga fatta per la giovane vittima, Serena Mollicone.

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